Il primo passo è stabilire quali sono gli obiettivi di apprendimento della lezione. In questa fase è bene chiarire un primo punto importante: è proprio il video lo strumento più adatto dal punto di vista metodologico per trattare l’argomento del corso? Non è detto, infatti, che non sia preferibile usare altri strumenti per raggiungere gli obiettivi di apprendimento. L’Apprendimento Capovolto non implica necessariamente l’utilizzo di video: al contrario si può applicare il metodo senza crearne nemmeno uno.
Se, invece, si ritiene utile produrre delle videolezioni appositamente progettate per la propria classe, anche direttamente col tablet o con lo smartphone, che sono gli strumenti più facili da utilizzare e di cui sicuramente sia il docente sia gli studenti sono già in possesso, è utile fare un minimo di sceneggiatura, in maniera tale che la parte verbale, del docente che spiega non risulti troppo lunga e sia adeguatamente intervallata con slide e altre immagini. È consigliabile iniziare a registrare utilizzando del materiale creato precedentemente se è disponibile, come le slide in PowerPoint o le presentazioni Prezi che vengono già utilizzate dal docente per le consuete lezioni. In questo modo si può in poco tempo avviare una sperimentazione di Apprendimento Capovolto.
Gradualmente si procederà col modificare il materiale per renderlo sempre più adatto per lo screencast. Ad esempio per ricordarsi di aggiungere una videoclip è possibile lasciare una slide vuota come segnaposto che ci ricordi il punto in cui verrà inserita; se si intende usare la tavoletta grafica per la scrittura a mano in diretta con la spiegazione basterà lasciare una slide vuota; se intendete usare una calcolatrice sarà bene pensare di lasciare uno spazio nella slide dove renderla visibile; se intendete usare la webcam assicuratevi di avere posto sullo schermo per inserirne la ripresa. La fase di pianificazione della lezione sarà tanto più lunga ed articolata quanto più complesso è il prodotto che si vuole ottenere.
Con l’esperienza si migliora il materiale di partenza per lo screencast, sia dal punto di vista dell’efficacia didattica che della capacità di coinvolgimento dei discenti, andando ad eliminare contenuti inutili, ridondanti o inefficaci e ad aggiungerne altri più completi e adatti. Le clip hanno il grosso vantaggio di poter essere viste e riviste più volte per migliorare la comprensione. Tuttavia è importante considerare un paio di aspetti per migliorarne la realizzazione. Innanzitutto nei video il docente non ha l’immediatezza di un feedback degli utenti in termini di calo dell’attenzione o concetti poco chiari, come invece avviene nelle tradizionali esposizioni in aula. Di questo il docente deve tenere conto nelle decidere la sceneggiatura della videolezione, puntando da un alto a mantenere sempre alto il livello di attenzione e dall’altro alla chiarezza estrema.
Inoltre è molto importante tenere conto anche del fatto che l’alunno quando è a lezione ha di fronte l’insegnante, la lavagna, gli oggetti o gli esperimenti di cui si sta parlando. Nella clip quindi è importante avere cura che il discente abbia il tempo sufficiente per leggere le slide, per capire quello che è scritto sulla lavagna (formule matematiche, chimiche etc.) e per vedere gli oggetti o gli esperimenti.
|
|